Il concetto di sostenibilità sociale è rimasto per decenni in ombra, mentre l’attenzione ai cambiamenti climatici e alla crisi economica accendevano i riflettori sugli altri due aspetti della sostenibilità necessari per il futuro: quella ambientale e quella economica.
Tuttavia questi 3 aspetti sono tutti alla base del cosiddetto sviluppo sostenibile, quel tipo di sviluppo che soddisfa le necessità del presente, senza compromettere la capacità delle prossime generazioni di fare lo stesso (Commissione UE Brundtland, 1987), e quindi tutti e tre di fondamentale importanza.
Per sostenibilità sociale si intende la capacità di garantire condizioni di benessere umano, come sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia, equamente distribuite per classi e genere.
Infatti, l’Agenda 2030, l'agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile, è basata su cinque concetti chiave, le cosiddette 5 p, in cui si ritrova il concetto del ruolo fondamentale che hanno le persone per lo sviluppo dell’umanità:
Persone, eliminando fame e povertà in tutte le forme, garantendo dignità e uguaglianza.
Prosperità, per garantire vite prospere e piene in armonia con la natura.
Pace, attraverso la promozione di società pacifiche, giuste e inclusive.
Partnership, per l’implementazione dell’Agenda.
Pianeta, per proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future.
Nonostante l’adozione dell’Agenda 2030, ancora oggi questo concetto fatica a trovare un posto nei dibattiti istituzionali e non.
La sostenibilità sociale ha come obiettivo primario il perseguimento dell’equità, da tutti i punti di vista: partendo appunto dall’eliminazione della povertà, passando dalla riduzione delle disuguaglianze per arrivare alla realizzazione di condizioni di dignità per la vita di ogni uomo.
Perché quindi è importante soffermarsi sul raggiungimento di questo aspetto?
Se alcuni studiosi sostengono che i tre aspetti di sostenibilità siano tutti equamente importanti, possiamo dedurre invece che la sostenibilità sociale sia in realtà alla base delle altre due.
L’uguaglianza costituisce il nucleo dello sviluppo sostenibile, perché senza ridurre le diseguaglianze, che creano disgregazione sociale, non sarà possibile perseguire né la sostenibilità economica né quella ambientale.
Federica Russo
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