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  • Elena Pagnoni e Federica Russo

Lotta all'eteronormatività: azioni quotidiane per smantellarla

Disclaimer: l’eterosessualità è la norma sociale e statistica, e va bene, non è sbagliata. Nessunǝ ci socializza volontariamente all’eteronormatività, ma vivendo in una società eteronormativa, siamo continuamente espostз a stimoli, comportamenti, preconcetti e aspettative che contribuiscono a rinforzare un pensiero discriminante.


L'eteronormatività è quella convinzione che pervade la società che definisce l'eterosessualità come unico orientamento sessuale possibile. Un concetto infatti si definisce “normale” quando ha una controparte “deviante”: se la norma è l’eterosessualità, tutto ciò che è diverso dalla norma non è accettabile socialmente.

È proprio secondo questa convinzione quindi, interiorizzata da anni e anni di marginalizzazione del concetto di omosessualità dal dibattito pubblico e da qualsiasi altro discorso mediatico, che si generano disuguaglianze e discriminazioni per chi non fa parte di quella che viene considerata la norma.


Secondo Paul-Michel Foucault, storico, filosofo e sociologo francese, infatti nell’antichità la sessualità non era obbligata: ad esempio durante il periodo ellenistico, la sessualità non era costretta in un sistema di norme che la regolarizzavano. Questa divisione tra normale e deviante accadde, sempre secondo Foucault, a metà del ‘900 quando iniziarono a diffondersi gli studi sull’essere umano, con la nascita di discipline come la medicina e la psicologia.


Dopo circa un secolo, noi vogliamo smantellare questo discorso discriminatorio, e possiamo farlo in 5 modi:


  1. Cambia il tuo linguaggio: il linguaggio influenza il nostro immaginario collettivo. Se facessimo attenzione alle espressioni che utilizziamo ci accorgeremmo dei preconcetti che stanno alla base. Utilizzare un linguaggio inclusivo e/o parlare dell’esistenza dell’eteronormatività, ci aiuterebbe a far sì che la stessa non venga ulteriormente normalizzata, ma anzi, affinché venga problematizzata.

  2. Non presupporre e chiedi: chiedi, se il contesto lo permette, a coloro che subiscono la discriminazione di questa norma, o a chi ne sa più di te, e sii prontǝ a decostruire i tuoi preconcetti.

  3. Diffondi l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole: educare ad una sessualità inclusiva è fondamentale per riconoscere altri orientamenti affettivi e sessuali e ci permetterebbe di eliminare alla base l’eteronormatività creando un immaginario collettivo nuovo, più giusto ed inclusivo per tuttз.

  4. Dai spazio alle rappresentazioni queer: più del 90% del nostro consumo culturale audiovisivo rappresenta rapporti eterosessuali, andando così a confermare la concezione che siano gli unici possibili. Cerchiamo di dare invece voce ai rapporti queer su tutte le piattaforme multimediali.

  5. Partecipa in politica: l’Italia è un Paese permeato dall’eteronormatività anche a livello istituzionale e giuridico. Partecipa, se puoi, al dibattito pubblico e chiedi leggi più paritarie. Partecipa a manifestazioni, assemblee, eventi, dibattiti online e offline, firma petizioni e falle circolare, informati sulle realtà locali della tua zona alle quali puoi unirti.


È giusto indignarci di fronte all’ingiustizia, ma anziché limitarci a esprimere il nostro shock distanziandoci moralmente dalla questione, adottiamo un atteggiamento proattivo: pensiamo da dove si può cominciare per scardinare progressivamente un sistema culturale omofobo e promuovere così una società più equa, e parliamone.


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